Ecco, allora senza vergogna... Se due giorni fa mi avessero fatto qualche domanda su Giordano Bruno forse avrei avuto qualche problema a rispondere. Magari avrei bypassato la domanda, rimandato ad altro tempo la risposta e nel frattempo avrei letto qualche noiosa biografia su wikipedia, giusto per capire chi era.
Ieri sera invece ho avuto modo di vedere un film realizzato quando ancora io non ero nemmeno prevista in questo mondo. Giordano Bruno di Giuliano Montaldo, 1973. Al di là di chi dice che sia un film "pesante", con uno stile "vecchio" e "noioso" io credo che non ci sarebbe stato per me modo migliore di capire la figura di Giordano Bruno.
Confesso che ero tentata di restare a casa ieri sera. Ad Arezzo c'era una bella umidità e uscire alle 21 sapendo di tornare non prima delle 24 non era una cosa allettante. Ma ero curiosa. Mi mancava quel tassello. Mi mancava di capire qualcosa su quel personaggio storico che nelle scuole non viene mai nemmeno citato. Eppure esistono vie e monumenti in tutta Italia con quel nome, vorrà ben dire qualcosa.
Abbiamo, nei programmi dei licei, pezzi di "studio" da antiquario. Chi mi sa spiegare a cosa serve sapere a memoria il carattere specifico di Don Abbondio o la differenza tra Renzo e Don Rodrigo nel 2011? Sarebbe forse meglio dare modo ai nostri futuri leader, perchè di questo si tratta, di formarsi con una mentalità aperta. Aperta al nuovo, aperta alle sfide, aperta a quello che non conoscono. I Promessi Sposi, capolavoro di Alessandro Manzoni, ma non il suo unico capolavoro, potrebbe essere si una lettura consigliata (forse) ma potrebbe essere semplicemente una scheda nel manuale di letteratura, come capita per Ungaretti (in V ginnasio 5 pagine) o per Leopardi (in V ginnasio 6 pagine). Le idee e i concetti che hanno portato a bruciare sul rogo Giordano Bruno invece riguardano la base di uno Stato che si vuole dichiarare "libero". Uno Stato che ha a cuore i suoi cittadini dovrebbe dare modo di leggere quanto un filosofo ha scritto e permettere a tutti di farsi un'idea propria.
Mi viene in mente una frase letta di recente nel libro di Vito Mancuso "IO E DIO", dove scrive che la religione cristiana si può definire tale perchè ha prodotto cultura, mentre le altre non lo hanno fatto. Mi chiedo (e sabato 3 dicembre chiederò direttamente al prof. Mancuso): davvero aver voluto bruciare sul rogo un filosofo come Giordano Bruno e aver fatto bruciare i suoi scritti ha prodotto cultura? Davvero aver cancellato dall'istruzione pubblica alcune parti importanti della storia del pensiero filosofico ha prodotto cultura?
Confesso che ero tentata di restare a casa ieri sera. Ad Arezzo c'era una bella umidità e uscire alle 21 sapendo di tornare non prima delle 24 non era una cosa allettante. Ma ero curiosa. Mi mancava quel tassello. Mi mancava di capire qualcosa su quel personaggio storico che nelle scuole non viene mai nemmeno citato. Eppure esistono vie e monumenti in tutta Italia con quel nome, vorrà ben dire qualcosa.
Abbiamo, nei programmi dei licei, pezzi di "studio" da antiquario. Chi mi sa spiegare a cosa serve sapere a memoria il carattere specifico di Don Abbondio o la differenza tra Renzo e Don Rodrigo nel 2011? Sarebbe forse meglio dare modo ai nostri futuri leader, perchè di questo si tratta, di formarsi con una mentalità aperta. Aperta al nuovo, aperta alle sfide, aperta a quello che non conoscono. I Promessi Sposi, capolavoro di Alessandro Manzoni, ma non il suo unico capolavoro, potrebbe essere si una lettura consigliata (forse) ma potrebbe essere semplicemente una scheda nel manuale di letteratura, come capita per Ungaretti (in V ginnasio 5 pagine) o per Leopardi (in V ginnasio 6 pagine). Le idee e i concetti che hanno portato a bruciare sul rogo Giordano Bruno invece riguardano la base di uno Stato che si vuole dichiarare "libero". Uno Stato che ha a cuore i suoi cittadini dovrebbe dare modo di leggere quanto un filosofo ha scritto e permettere a tutti di farsi un'idea propria.
Mi viene in mente una frase letta di recente nel libro di Vito Mancuso "IO E DIO", dove scrive che la religione cristiana si può definire tale perchè ha prodotto cultura, mentre le altre non lo hanno fatto. Mi chiedo (e sabato 3 dicembre chiederò direttamente al prof. Mancuso): davvero aver voluto bruciare sul rogo un filosofo come Giordano Bruno e aver fatto bruciare i suoi scritti ha prodotto cultura? Davvero aver cancellato dall'istruzione pubblica alcune parti importanti della storia del pensiero filosofico ha prodotto cultura?
Sarò bigotta, ma mi pare e credo che produrre cultura non sia cancellare parti di storia "scomoda", ma sia riconoscerla, accettarla e fare ammenda per il futuro.
Chi di voi sa chi è Giordano Bruno? Quanti Giordano Bruno sono stati "bruciati" (realmente all'epoca dell'Inquisizione o virtualmente ora, imbavagliati e messi a tacere) perché scomodi?
Grazie all'associazione Liberaperta di Arezzo che ieri sera mi ha permesso di conoscere un personaggio importante, di prendere atto di una consapevolezza diversa, di capire che la differenza tra ciò che riteniamo giusto dovrebbe essere fatto e ciò che viene fatto è legata esclusivamente a quanto crediamo in quel che riteniamo giusto.