Lo scrivo qui, perché nessuno possa parlare di speculazione. Già in troppi si stanno abbellendo di una foto che non gli appartiene su Facebook. Vittorio che sorride, Vittorio che porta pacchi, Vittorio che lavora, Vittorio che fa fatica. Insomma Vittorio. Vittorio, quello che la maggior parte dei tanti che oggi lo acclamano come eroe manco conoscevano prima. Manco sapevano che esisteva. Il 2 febbraio aveva compiuto gli anni. Chi gli aveva fatto gli auguri? Di quelli che oggi ne parlano bene, che lo osannano come il portatore del vero cambiamento (e magari provano anche a fare un paragone con la nostra politica, che schifo). Non ci riesco, non ce la posso fare. Non sono una che va facendosi bella con le foto dei personaggi che incontra, non ho mai fatto fare un autografo a nessuno. Cerco di vedere le persone per quello che sono non per quello che gli altri possono vedere.
Vittorio era una persona meravigliosa, non gli importava che bandiera sostenesse il suo progetto. Lui voleva solo aiutare gli altri, far vedere che gli altri sono importanti, che erano uomini e che andavano aiutati. E lui, a differenza di tanti che dicono di aiutare ma stanno nelle stanze alle loro scrivanie, aiutava davvero. Si sporcava le mani, sudava con loro, scavava con loro, soffriva con loro e gioiva con loro quando si riusciva ad ottenere un successo per quanto minimo.
Vittorio era una persona meravigliosa, non gli importava che bandiera sostenesse il suo progetto. Lui voleva solo aiutare gli altri, far vedere che gli altri sono importanti, che erano uomini e che andavano aiutati. E lui, a differenza di tanti che dicono di aiutare ma stanno nelle stanze alle loro scrivanie, aiutava davvero. Si sporcava le mani, sudava con loro, scavava con loro, soffriva con loro e gioiva con loro quando si riusciva ad ottenere un successo per quanto minimo.
VI prego non provate a mettere in mezzo la politica, non provateci a usarlo per altri scopi. Spero che qualcuno presto trovi il coraggio di partire al suo posto. Perché il mondo, noi, io, ho bisogno di credere che le persone come VIK esistono ancora.
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