Dovremmo essere noi genitori a dare l'esempio ai nostri ragazzi, invece non perdiamo occasione di dimostrare quanto sappiamo essere stupidi e ignoranti.
Oggi era giorno di colloquio con i professori al Liceo Classico Petrarca di Arezzo. Corridoi pieni di genitori, babbi e mamme in coda ad attendere di sentire che cosa questi insegnanti avessero da dire.
Pochi i ragazzi presenti, forse preferiscono stare a casa o forse i genitori scelgono di non portarli considerando cosa "loro" il colloquio.
E quei pochi che ci sono nei corridoio, di ragazzi dico, hanno più la funzione di segnaposto, sottoposti da mamme in crisi di iper attività di pr a "tenere il posto in coda" mentre loro ne fanno una da un'altra parte.
Alcune (mamme) e alcuni (babbi) sembrano in partenza per la prossima sfilata di Armani, sicuramente hanno un posto in prima fila, considerando l'abito. Mancava solo un abito lungo e un frack poi c'era tutto. Scollatura che se si china il prof non guarda il registro, salvo poi accorgersi delle mille rughe e rendersi conto che la donna in questione ha la pelle di una 80enne (troppe lampade fanno male, lo dicono sempre).
Tacchi 12 che per andare al secondo piano c'è chi rischia una caviglia (e chi desiste per evitare il rischio).
E poi facce che sembrano a una esecuzione non voluta ed ingiusta.
Sembrano quasi tutti genitori di geni incompresi. "Se la tirano" come se al liceo classico ci fossero loro mica i figli.
E in genere chi se la tira di più ha il figlio che va peggio, ma sono dettagli.
Poi consideriamo le attese in coda come un momento di condivisione...ma quando mai? Donne che tirano fuori le unghie e difendono il "posto in coda" come fosse stato conquistato con la fatica di una guerra e come tale lo si mantiene.
"E no scusi, c'ero prima io...."
"Ah.. quando sono arrivata lei non c'era..."
"Certo.. ero a fumare una sigaretta. Ma quando sono arrivata, prima, lei non l'ho vista."
E la specie che detesto. I genitori che girano con la borsa dei regali per i professori. Ne ho viste almeno 5. Che non sono tante. Sono troppe.
Cara "mamma che ci tieni a tuo figlio" se vuoi fare un regalo alla professoressa di greco perché magari riesci a tenerla buona e non mette 4 al tuo "povero ragazzo" anche se meriterebbe 3, fammi almeno il favore di non farne un convegno su "quanto sia brava la professoressa", "ormai siamo amiche...". Se siete amiche il regalo glielo dai a casa davanti a un caffè.
Appello al preside: il prossimo anno una bella circolare "Vietato ricevere regali dai genitori degli alunni". Sarebbe un passo avanti se vogliamo davvero smettere di vivere in un paese dove la "regalia", in qualsiasi forma, è la prassi al posto del merito.
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