giovedì 3 gennaio 2013

Califano, romantico e molto generoso

Nei giorni scorsi ho avuto l'onore di fare una breve intervista telefonica al Maestro, Franco Califano. Breve, perché l'età e la stanchezza si fanno sentire e il telefono non permette lunghe conversazioni senza fastidi. Ero, come scritto nell'apertura dell'intervista pubblicata su periodico mag del 31 dicembre, un po' preoccupata. Nelle interviste che aveva rilasciato e che avevo visionato si vedere un uomo che in alcuni momenti rasentava l'arroganza. Forse troppo saccente su donne e amore. Sicuramente troppo orgoglioso e senza freno sull'argomento. Ed essendo io donna, un po' di timore lo avevo...

Così ho preparato una serie di domande sulla sua musica, sul suo scrivere, sulla politica, tralasciando senza pensarci due volte ogni domanda su sesso, amore, donne.
Nemmeno sfiorato l'argomento.
E così ho alzato il telefono, ho composto il numero e...
Una voce dolcissima, calma, tremante e gentilissima mi ha sorpresa dall'altra parte del telefono. Non nego l'emozione di sentire dal vivo e "per me" la voce di un grande autore italiano, che la storia della musica l'ha fatta oltre che raccontata. Stavo parlando al telefono con Franco Califano, che ha scritto canzoni per i più grandi cantanti italiani, tra cui Mina con cui ha scritto un intero album.
E non era per nulla la voce arrogante, presuntuosa che sapeva tutto. Era disponibile, simpatico,molto gentile.
Lo ammetto. Prima di questa intervista non avevo una grande conoscenza del suo lavoro, conoscevo alcune canzoni, le più passate e le più famose. Ora ogni giorno non manco di ascoltare qualcosa di suo, cantato da lui o interpretato da altre grandi voci italiane... Aspettando di vederlo dal vivo.
E ringraziandolo per i complimenti che mi ha inviato tramite l'amico Marco Trombetta (anche autore della foto che vedete qui).

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